London College of Fashion

London College of Fashion: Creatività e Resistenza nella Moda del 2025

Redazione
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Il London College of Fashion (LCF), parte della University of the Arts London (UAL), si conferma come uno dei più importanti centri di formazione per la moda internazionale. Con studenti provenienti da tutto il mondo, il LCF non è solo un’istituzione educativa, ma un vero e proprio laboratorio creativo dove innovazione e sperimentazione si incontrano. Nell’anno del 25° anniversario del Master in Fashion Design Technology, il London College of Fashion ha celebrato il talento dei suoi 41 laureati con un evento multimediale che ha incluso cortometraggi, una showroom e una sfilata di moda per 13 designer emergenti.

Studiare moda a Londra è un privilegio, ma anche una sfida. Il sistema educativo britannico richiede dedizione e impegno, oltre a una forte capacità di introspezione e critica dei sistemi esistenti. La libertà di espressione che caratterizza la cultura della moda londinese offre agli studenti un’opportunità unica: esplorare temi e concetti che nei loro paesi d’origine potrebbero non trovare spazio.

Nabil El-Nayal, leader del corso di Womenswear MA, ha evidenziato il cambiamento nei dialoghi con gli studenti, incentrati sempre più su un senso di resistenza. “Ho chiesto a molti studenti: ‘Dove trovi la speranza?’ Le loro risposte sono state diverse, ma tutte ruotavano attorno a questa idea di opposizione e reazione al presente. In un’epoca di forti polarizzazioni politiche, rischiare è più importante che mai.”

L’Influenza della Psicologia e dell’Identità nella Moda

Le collezioni presentate dagli studenti hanno rivelato un forte legame con la propria identità, le emozioni e il desiderio di esprimere sentimenti spesso repressi attraverso il drappeggio e la fluidità dei tessuti. Yingying Guo, ad esempio, ha scelto toni pesca e silhouette morbide per evocare il paesaggio soleggiato e ventoso delle montagne Daliang, sua terra d’origine. I gioielli della sua collezione sono stati realizzati da una famiglia di argentieri con cinque generazioni di esperienza, sottolineando il legame tra tradizione e innovazione.

Allo stesso modo, Cece Che ha esplorato il tema dello stress esistenziale derivante dalle interazioni sociali, incorporando elementi di arredamento e borse in pelle modellata nei suoi abiti in jersey asimmetrico color menta. Wei Shao ha lavorato su forme scultoree che evocano “fluidità, emozione e trasformazione”, dando vita a un’estetica tra il futuristico e il concettuale.

Il tema della tensione tra nostalgia e libertà è stato una costante nella sfilata. Molti studenti hanno riflettuto sul contrasto tra il senso di appartenenza alle proprie radici e la scoperta di sé stessi in una città straniera. Dong Hyun Oh, ad esempio, ha affrontato lo stigma sull’omosessualità nella sua Corea del Sud, presentando trench coat e camicie dal taglio corporate con sensuali aperture strategiche. I suoi cappucci-maschera con anelli di metallo cromato suggeriscono un’interpretazione audace della moda e sembrano destinati a diventare oggetti di culto nelle prossime campagne editoriali.

Menswear 2025: Tra Colore e Citazioni Romantiche

Il dipartimento di menswear del LCF, guidato da Darren Cabon, si è distinto per l’uso innovativo del colore. Wenqi Dan ha presentato una collezione che richiama lo stile classico di Armani, con delicate tonalità di rosa, mentre Haru Kim ha dato vita a creature da fumetto-graffiti utilizzando tessuti upcycled, dimostrando che l’alta moda può essere allo stesso tempo giocosa e sostenibile.

Un altro omaggio alla moda maschile del passato è arrivato con la collezione di Rachel Yuyang Wang, ispirata a Morte a Venezia. La figura di Tadzio, già esplorata da numerosi designer, è stata reinterpretata attraverso pezzi blu e bianchi dalla sartorialità raffinata ma leggermente fuori asse, conferendo alla collezione un aspetto fresco e contemporaneo. I cappelli di paglia ridisegnati da Wang hanno aggiunto un tocco distintivo, rendendo la sua estetica perfetta per brand che cercano di reinventare il concetto di preppy con una sensibilità moderna.

La Moda come Memoria e Riscoperta delle Radici

Non tutti i designer hanno avuto l’opportunità di mostrare le loro creazioni sulla passerella, ma alcuni lavori si sono comunque distinti per il loro valore culturale e narrativo. Selin Yücel, studentessa turca, ha realizzato una collezione dedicata alla storia del nonno, emigrato in Germania negli anni ‘70 come “lavoratore ospite”. Il suo lavoro ha documentato e reso omaggio alla memoria della sua famiglia, esplorando la connessione tra identità, migrazione e moda.

Per la sua ricerca, Yücel ha viaggiato in tutta la Turchia alla ricerca di artigiani specializzati nella lavorazione del feltro, reinterpretando la tradizionale mantella da pastore (kepenek) in chiave contemporanea.

Questo progetto rappresenta uno degli esempi più significativi di come la moda possa diventare un mezzo di narrazione, capace di intrecciare storie personali e collettive, tradizione e innovazione. Purtroppo, la collezione di Yücel non è stata fotografata per la sfilata, ma il suo lavoro può essere scoperto attraverso i social media, testimoniando come il digitale stia diventando sempre più uno strumento essenziale per i giovani designer emergenti.

L’evento al London College of Fashion

L’evento del London College of Fashion per il 2025 ha messo in luce non solo il talento e la creatività degli studenti, ma anche il ruolo sempre più centrale della moda come strumento di resistenza, introspezione e innovazione. Le collezioni hanno raccontato storie di identità, emozioni e trasformazioni personali, dimostrando come il fashion system stia evolvendo verso una maggiore consapevolezza culturale e sociale.

Le nuove generazioni di designer del  London College of Fashion non si limitano più a creare abiti, ma vogliono comunicare messaggi forti e significativi attraverso le loro collezioni. In un contesto globale sempre più polarizzato, la moda diventa un mezzo per esprimere speranza, ribellione e appartenenza, spingendo i confini dell’arte e della creatività verso nuove direzioni.

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